In via Leoni a Verona si trova un particolare monumento storico romano, era la strada che immetteva nel cardio massimo, uno degli assi principale della centuriazione e urbanistica di epoca romana. Non si conosce il nome esatto della porta, nel medioevo era chiamata porta San Fermo ma, in seguito a un ritrovamento archeologico di due sculture di leoni fu denominata porta dei leoni. La porta fu eretta nel I sec. a.c. ma poi restaurata e abbellita in epoche successive con l’imperatore Claudio (I secolo dopo cristo). Attualmente resta la facciata interna, la parte sinistra, la metà del prospetto realizzato. La porta è in tufo e mattoni vi è un arco seminterrato tra semicolonne con arco e timpano con sopra un piano di finestre e su tutto un esedra con colonne tortili. Purtroppo come si è già detto di questo stupendo monumento storico che faceva parte delle antiche mura romane ne rimane solo la metà della facciata interna. La parte ora visibile era stata inserita in un palazzo e coperta da un edificio, le scritte sopra gli archi riportano i nomi dei magistrati responsabili dei lavori di costruzione e insediamento della città romana. La porta fu molto ammirata dagli artisti rinascimentali (a cui si ispirarono). Scavi archeologici hanno potuto rilevare i resti delle fondamenta dell’antica porta, trovare ampi tratti del pavimento originale e le basi delle due grandi torri angolari poste a difesa della porta della città di Verona. La porta si trova non distante dall’antica chiesa di San Fermo e al ponte Navi. La via Leoni porta in piazza delle Erbe. Vicino a ponte Navi e dietro al monumento in onore a Umberto si possono vedere i resti del sarcofago raffigurante i leoni scolpiti in marmo bianco.

 

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