Dopo porta San Zeno sulla parte esterna  di verona in direzione Trento lungo l’ Adige si trova la chiesa di San Giorgio in Braida. Fu monastero benedettino dalla fondazione del 1046 fino al 1442. Nel 1447 la chiesa venne ricostruita su progetto di Antonio Ricci. Al Sanmicheli si attribuisce il disegno del tiburio con cupola, che con la sua particolarità rispetto le altre chiese domina tutto l’Adige. Anche al Sanmicheli viene attribuito la costruzione del campanile (rimasto però in conseguenza di episodi militari  incompiuto). Del Sanmicheli è anche l’altare di stile neoclassico, la facciata è seicentesca in marmo bianco, portale di serliana (arco a tutto sesto presente nella architettura romana ma poi ripreso e utilizzato nel rinascimento italiano nome deriva dal Trattato di Architettura di Sebastiano Serlio architetto e teorico di bologna con balaustra e due nicchie.

L’interno è ad una navata è di proporzioni armoniose con una volte a botte e quattro cappelle per ogni lato della chiesa. Sopra la porta all’entrata sulla parete si trova il “Il Battesimo di Cristo” di Jacopo Robusti detto il “Tintoretto“; all’inizio delle navate si trovano due acquesantiere del secolo XVI  con statue del battista e di  San Giorgio. Nella prima cappella a destra si trova Cristo e Maddalena di F Montemezzano sec XVI, nella seconda Cappella destra vi è l’Assunzione della Vergine di Paolo Ottino, nella terza cappella Vergine e Arcangeli capolavoro di D. Brusasorci. Ai lati della Cantoria sotto la cupola le due parti di una tela del Romanino sec XVI Giudizio di San Giorgio.

Presbiterio sulla balaustra “Storie di Apostoli in Bronzo” vicine all’acquasantiera ai lati del presbiterio vi è l’Angelo Annunziante e Vergine Annunziata di F.Caroto, sulle pareti a fianco dell’altare Maggiore Moltiplicazione dei pani di Paolo Farinati, la Caduta della Manna di Domenico Brusasorci , terminata dall’Ottino e dal Turchi nel sec. XVII. Dietro l’altare una delle più belle opere di Paolo Veronese la tela col Martirio di San Giorgio del 1565-66. Ai Lati dell’organo una composizione del cinquecento del Romanino (Girolamo di Romano) raffigurante il Martirio di San Giorgio. Interessante è anche l’organo costruito nel 1890 da Georg Wilhelm Trice a trasmissione elettropneomatica. Sull’altare sottostante le Sante Cecilia e Agnese, Lucia e Caterina  del Moretto da Brescia 1540 quarta cappella a sinistra Madonna con i santi Zeno e Lorenzo Giustiniani e Angeli Musicanti opera tra le più importanti di Girolamo da Libri  lo sfondo di questa opera è molto particolareggiato e dietro al trono della Vergine cresce un’albero di limoni. Terza cappella a sinistra trittico di Francesco Caroto, opera sua anche la trasfigurazione la lunetta è di Domenico Brusasorci. Seconda cappella a sinistra Martirio di San Lorenzo  di Sigsmondo De Stefani 1564. Prima cappella sinistra Sant’Orsola e le Vergini di Francesco Caroto. Vi è nella chiesa anche l’accesso all’oratorio ove si trova  l’affresco “Cristo dell’Erba” l’immagine viene considerata miracolosa dietro alla chiesa lungo l’Adige si trova l’antico chiostro della antica chiesa Benedettina ricostruito rispettando le forme precedenti.

 

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