E’ una delle più antiche chiese della città di Verona .
L’edificio originario nel tempo in parte demolito fu costruito nel VI secolo (in origine sembra vi fosse un oratorio poi demolito da Teodorico). L’attuale costruzione è del XII secolo.Fu rifatta poi nel XIV secolo.Sede nel periodo romano dal v secolo di tumulazione cimiteri dei vari Vescovi Veronesi. La chiesa di Santo Stefano fu per un certo periodo storico la cattedrale della città, finché non fu costruito il Duomo dall’altra parte opposta dell’Adige. La chiesa di S. Stefano fu costruita da architetti lombardi nel XII secolo eccetto l’abside (struttura generalmente semicircolare facente parte delle chiese romaniche) che è molto più antica.) E’ dotata di campanile ottagonale in mattoni rossi. Pianta basilicale a tre navate con forti pilastri e presbiterio rialzato. La facciata è in mattoni e tufo. Vi è piccolo protiro sul portale all’entrata e archetti. A fianco vi sono la casa canonicale caratteristica, il tiburio ottagonale del xii secolo che funge da campanile. La interno sono a tre navate con matronei[balconi, loggiati destinato ad accogliere le donne] (sulle due navate laterali). Sulla navata destra vi si trova fonte battesimale e un con crocefisso in nicchia con affreschi. Vi è l’ importante cappella degli Innocenti costruita nel 1620 in ricordo dei martiri quaranta e di cinque santi di Verona e della strage di Erode. Particolare esempio di arte barocca con marmi e stucchi decorati, cariatidi e affreschi di P Ottino titolo assunzione e virtù. Sempre di Ottino la “Strage degli Innocenti”. Sulla parte destra un grande capolavoro di una dei più importanti pittori veronesi del seicento. Marcantonio Bassetti con la tela dei “Cinque vescovi veronesi”.Di fronte i “quaranta martiri” dell’Orbetto. Nella lunetta, nella parte laterale vi si trovas l’affresco con S. Stefano e i “Santi Innocenti” di Battista del Moro. Sue anche” monocromie” storie di Santo Stefano. Sulle pareti opposte si trova (Madonna del latte) e (Maddalena) affreschi della fine del XIV secolo. Sulla lunetta della porta laterale, Santo Stefano che consegna la palma ai quaranta martiri. Salendo al presbiterio sulla destra si trova una bella statua di san Pietro di Rigino Enrico. Una scala centrale sale al presbiterio. sul transetto destro madonna con i santi di Pietro e Andrea di G. Caroto. Il presbiterio (o presbitero parte della chiesa in cui vi si trovano il prete e i sacerdoti per dire la messa vi è anche l’altare) è la parte forse più importante che questa chiesa di Verona. Vi è una cupola centrale e due volte laterali affrescate da D. Brusasorci nel 1543 (vero nome Domenico Riccio 1516-1567). Nella cappella sinistra con annunciazione e l’incoronazione della vergine di Stefano da Verona. Vi è poi l’altare barocco dedicato a S. Antonio, un cristo che porta la croce soccorso da santo Stefano di Domenico Brusasorci. (o Brusasorzi). La cripta (parte più nascosta delle chiese che in genere conteneva tombe di defunti importanti Santi o Vescovi) è la parte più antica della chiesa in essa sono presenti ancora gli elementi costruttivi dell’ antica chiesa e oratorio. Le volte a crociera sono posizionate sopra a colonne e capitelli del secolo VIII e quattro più centrali di epoca romana.Affreschi con corone e palme decorano le volte.